Una vera rottura tecnologica e il risultato di diversi anni di ricerca e sviluppo, l’inverter ibrido IMEON è molto più di un semplice inverter caricatore. Grazie alla sua innovativa architettura elettronica che integra in un unico sistema un inverter di carica, un inverter solare e l’intelligenza artificiale, l’inverter ibrido IMEON semplifica il lavoro di implementazione, dimensionamento e parametrizzazione necessario per il corretto funzionamento degli impianti fotovoltaici con batterie.
Prima dell’arrivo dell’inverter ibrido IMEON, erano necessari diversi componenti per poter implementare una soluzione di autoconsumo solare con batterie: un caricatore MPPT o PWM, un inverter di ricarica, un inverter o un commutatore di sorgente. La moltiplicazione del numero di componenti necessari e delle fasi di conversione ha creato diversi svantaggi a questo tipo di soluzioni: in primo luogo, l’efficienza complessiva di questo tipo di soluzione è bassa e non permette di produrre un kWh competitivo con quello fornito dalla rete pubblica di distribuzione elettrica. Per questo motivo, questo tipo di installazione è solitamente riservato all’elettrificazione di siti isolati e non è adatto per installazioni di autoconsumo con stoccaggio collegato alla rete pubblica. In secondo luogo, ogni componente deve essere correttamente dimensionato e lavorare in armonia con gli altri elementi dell’installazione;
Il caricatore solare deve essere dimensionato in base alla potenza dei pannelli solari installati, ma deve anche caricare il banco di batterie con una corrente adeguata per evitare di degradare prematuramente l’accumulo. I produttori di batterie al piombo raccomandano di solito che la corrente di carica delle batterie sia tra il 10% e il 20% della capacità di stoccaggio in C20 (carica e scarica in 20h).
Il caricatore inverter deve essere dimensionato in base alla potenza degli apparecchi elettrici da alimentare, ma deve anche applicare una corrente di scarica appropriata per evitare di danneggiare la batteria. I produttori di batterie al piombo suggeriscono generalmente di programmare il caricatore dell’inverter con una corrente di scarica che non superi il 20% della capacità di accumulo del C20.
Il parco deve essere dimensionato in funzione della produzione solare prevista, della potenza di picco installata, della potenza del caricatore dell’inverter, ecc.
Con questi diversi elementi, è facile capire che questo tipo di installazione non è affatto adatto all’autoconsumo con batterie su siti collegati alla rete. Infatti, in un edificio o in una casa “classica”, in cui gli occupanti non sono abituati a restrizioni energetiche, è importante che gli usi possano evolvere: aggiunta di nuovi apparecchi elettrici, arrivo di nuovi occupanti che aumentano il consumo, passaggio occasionale di visitatori, ecc… L’architettura stessa dei sistemi di vecchia generazione con caricatore MPPT e inverter-caricatore non permette questa modularità poiché sono inizialmente dimensionati per un bisogno preciso e il fatto di modificare questo bisogno comporta necessariamente una modifica completa dell’installazione.
L’inverter ibrido IMEON fornisce una soluzione ai problemi di efficienza e modularità. Infatti, grazie alla sua architettura elettronica brevettata e all’intelligenza integrata, IMEON dà la priorità all’uso diretto dell’energia generata dall’impianto solare per massimizzare il rendimento e permette di cambiare le abitudini di consumo senza dover modificare l’installazione iniziale.